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Siamo un branco di disagiati?
Nel numero 2 della mia pubblicazione digitale Backdoor (che potete trovare raccolta in libro cartaceo qui o in ebook singoli nella sezione dedicata) ho scritto un breve saggio circa il disagio che spinge molte persone ad intraprendere la “carriera” di illusionista. Non è un attacco a nessuno (visto che mi ci metto dentro pure io) nonostante qualche genio si sia sentito direttamente attaccato (coda di paglia?). È un semplice invito alla riflessione che, magari, può portarci a fare magia e mentalismo di maggiore qualità. Eccolo di seguito … I MAGHI, UN BRANCO DI DISAGIATI.CHI PIÙ CHI MENO.CI SI PUÒ SALVARE, VOLENDO.MA SONO PESSIMISTA. Abbiamo iniziato tutti a far magia per…
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Sarebbe così semplice …
… alzare un attimo la testolina da quel dannato mazzo di carte e provare a guardare negli occhi il povero spettatore che state utilizzando come robottino pesca-carte. Così, tanto per provare a vedere l’effetto che fa (Jannacci docet). Sarebbe così semplice alzare lo sguardo ed accorgersi che lì di fianco c’è un essere umano che ci sta facendo la cortesia di stare a sentire e guardare i nostri (spesso) inconcludenti giochini. Niente da fare. Sono decine e decine le foto che mi ritrovo davanti sui social ogni giorno di maghi, completamente rapiti dal proprio onanismo magico, intenti a guardarsi le mani, mentre dispensano le proprie prodezze al malcapitato di turno.…